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SUPERBONUS 110%

Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34 poi convertito nella legge 77/2020, che punta ad aumentare il livello di efficienza energetica di un edificio esistente o a ridurre il rischio sismico dello stesso.


Buona parte degli edifici residenziali italiani è stato costruito tra gli anni ’50 e ’70 ed è, dal punto di vista energetico, un “‘colabrodo”. Preso atto, purtroppo, di questa situazione di spreco energetico-economico, ed avendo anche un occhio alla situazione ambientale che, come tutti possiamo constatare sta sempre più velocemente degradando, a livello politico ed associazionistico, si è pensato di intervenire con misure di recupero ed efficientamento.


È stato introdotto il “Superbonus 110%”, uno strumento studiato per dare uno stimolo ad interventi di efficientamento energetico, con tre vantaggi, uno economico (diminuzione dei consumi energetici), uno ambientale (eliminazione di vecchi impianti e riconversione degli stessi con tecnologie meno impattanti ambientalmente) e ultimo, ma non per importanza, recupero del nostro patrimonio immobiliare, con conseguente valorizzazione e rivalutazione architettonica dei centri abitati.

Lo strumento prevede, nel rispetto di alcuni requisiti minimi, dei relativi massimali di spesa e del miglioramento minimo di almeno due classi energetiche dell’immobile oggetto dell’intervento, che gli stessi possano essere effettuati con il recupero quasi totale dei costi relativi a tutte le opere eseguite.

 

Il “Superbonus 110%” suddivide le categorie di intervento in due sottocategorie:

  • interventi “trainanti”, obbligatoriamente deve essere attuato almeno uno o più degli interventi sotto elencati:

- interventi finalizzati al miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro ed alla risoluzione dei ponti termici (cappotto, cappotto strutturale, facciate ventilate, isolamento dei balconi o delle logge);

- interventi sugli impianti di climatizzazione invernale centralizzati o singoli, con il posizionamento di caldaie a condensazione o meglio ancora di impianti ibridi (pompe calore alimentate da pannelli fotovoltaici e supporto di una piccola caldaia a condensazione);

- esecuzione di nuovi impianti centralizzati e di acqua calda sanitaria (A.C.S.) o sostituzione degli esistenti, con la contabilizzazione per singola unità;

 

  • interventi “trainati”, interventi che devono essere quindi eseguiti abbinati ad uno o più dei “trainanti”:

- inserimento della ventilazione meccanica puntiforme (V.M.C.), finalizzata ad un ricambio automatizzato dell’aria dell’ambiente;

- sostituzione degli infissi esterni, comprese tapparelle, con altri più prestazionali sia dal punto di vista della dispersione che dal punto di vista acustico;

- sostituzione delle tende esterne, solo nei balconi o logge poste da est ad ovest passando per sud;

- installazione di impianti fotovoltaici;

- adeguamento alla normativa vigente (abbattimento delle barriere architettoniche) degli impianti di elevazione (ascensori);

- colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Sulle modalità poi di recupero del credito creato con l’effettuazione dei lavori di efficientamento vi sono varie strade per perseguirlo:

  • cessione del credito a terzi (banche, grosse compagnie di assicurazione, esco);
  • sconto in fattura tramite l’impresa esecutrice dei lavori;
  • detrazione dalla propria dichiarazione dei redditi, naturalmente se capiente.

Questa misura crea un meccanismo virtuoso di mercato, che offre benefici a tutti i soggetti coinvolti:

  • il proprietario dell’unità abitativa che può usufruire di tutti gli interventi migliorativi eseguiti sull’immobile, con la riduzione dei costi energetici, miglioramento della vivibilità dell’alloggio e non per ultimo, notevole valorizzazione dello stesso;
  • le imprese costruttrici, gli artigiani coinvolti nei lavori, gli studi professionali che vedranno incrementare il loro numero degli addetti ed il loro fatturato;
  • l’ambiente che trarrà da questi efficientamenti un sicuro miglioramento in funzione della riduzione dell’uso di combustibili non rinnovabili (gas metano, gasolio, carburante per autoveicoli), con conseguente diminuzione delle emissioni inquinanti.
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